Ne “La bella addormentata” di Emilio Isgrò, incontriamo la nota Bella Addormentata attraverso nuovi percorsi. Come spesso accade nelle sue opere, Isgrò ha reso illeggibile la maggior parte del testo, cancellando quasi tutte le parole e lasciando solo alcuni frammenti di frase, parole o anche solo segni di punteggiatura. Li seguiamo, ci fermiamo sorpresi e li guardiamo più a lungo del solito. Emilio Isgrò scrive cancellando. Scrive perché crea nuove connessioni e immagini.

In questo laboratorio, prendiamo la penna in mano e “scriviamo” la nostra Bella Addormentata.  Scegliamo ciò che ci piace e cancelliamo tutte le altre parole. Saranno quelle selezionate le protagoniste di nuove variopinte immagini. Così si costruisce il castello e le rose crescono in modi nuovi e sconosciuti sulle pagine, che poi decoriamo con immagini realizzate con una grande varietà di tessuti, carte e colori.